Nel corso degli anni Settanta ha inizio la raccolta del disegno di moda e del disegno progettuale di architettura e di design. Gli archivi del progetto sono collocati al piano terreno del Palazzo della Pilotta, dove nel 1980 si apre il Dipartimento Progetto del Centro Studi e Archivio della Comunicazione. In occasione della presentazione dei circa 50.000 disegni donati, che allora costituivano il primo nucleo dei fondi d’archivio di alcuni dei maggiori designer milanesi, ha luogo un importante convegno dedicato al Disegno dell’Architettura, introdotto da Giulio Carlo Argan, cui prendono parte i più autorevoli rappresentanti della cultura progettuale del nostro paese, da Gillo Dorfles a Vittorio Gregotti, da Bruno Zevi a Giovanni Klaus Koenig, a tanti altri.
Tra  il 1980 ed il 2000 si acquisiscono importanti fondi, ed il disegno di architettura raggiunge ormai il milione di pezzi con grandi raccolte, appartenenti agli archivi di Gio Ponti, Ignazio Gardella, Giuseppe Samonà, Giuseppe De Finetti, Luigi Figini e Gino Pollini, Pier Luigi Nervi. Nel corso di questi trent’anni è stata effettuata la catalogazione degli archivi dei progettisti Alpago Novello, De Finetti, Gardella, Menghi, Nervi, Ponti, Pulitzer, Rava, Samonà e di designer come Bellini, Castiglioni, Mari, Mendini, Munari, Nizzoli, Rosselli, Sambonet, Afra e Tobia Scarpa, Sottsass Jr.; i materiali documentano le diverse fasi dell’iter progettuale, dagli schizzi ai lucidi esecutivi,per un totale di 1.500.000 disegni di architettura e design, 800 maquettes, 2.000 oggetti. Nel 2004, inoltre, è stato concluso il regesto dei progetti, catalogati in Sebina, oggi consultabile in rete collegandosi alla home page dell’Università di Parma.

Le consultazioni dal 1980 ad oggi si susseguono ininterrottamente, costituendo la quasi totalità degli accessi pressoché quotidiani alla struttura: si tratta di studenti, studiosi e curatori dei maggiori musei che giungono da ogni parte del paese e dall’estero per visionare i disegni dei maggiori protagonisti della storia dell’architettura contemporanea che al CSAC sono conservati. L’attività di prestito è anch’essa costante, si susseguono mostre a ritmo serrato, mentre si intensificano le relazioni con le altre strutture museali, ricordiamo soltanto per la continuità della collaborazione, il MOMA di New York ed il Beaubourg a Parigi.

Già nel 1980 un importante nucleo di disegni provenienti dagli archivi del CSAC sono presenti alla mostra Realisme entre revolution et reaction, 1919-39 del Centre G. Pompidou di Parigi. Questa importante esposizione occasiona un rapporto di collaborazione che negli anni si intensificherà. Tra le numerose mostre organizzate dal CSAC come ente prestatore ricordiamo almeno quella di Mario Bellini al Museum of Modern Art di New York nel

1987 e la mostra di Afra e Tobia Scarpa all’International Design Center di New York, poi presentata al Pac di Milano; quella di Gio Ponti al Jurakucho Art Forum di Tokyo del 1986, realizzate interamente con materiali conservati al CSAC. Alla rassegna Civiltà delle Macchine al Lingotto lo CSAC presta 200 disegni, in pratica l’intera sezione dedicata al design.

Ma l’elenco richiederebbe decine di pagine, tante sono le mostre costruite sui materiali della Sezione Progetto che hanno avuto luogo al Lingotto a Torino oppure a Milano alla Ansaldo e ancora alla Triennale. Dei primi anni Ottanta sono le rassegne monografiche con pubblicazione del catalogo dell’opera dedicate ad Alberto Rosselli (1981) e ad Enzo Mari (1982), a cura del CSAC ed allestite nel Salone delle Scuderie in Pilotta. Prende quindi corpo il progetto dell’edizione critica degli fondi nella collana Gli archivi del progetto inaugurata nel 1989 con il volume dedicato a Marcello Nizzoli, dove sono editati gli oltre 7.000 disegni donati allo CSAC. A seguire sono pubblicati volumi dedicati agli archivi di Ignazio Gardella (1998), Ettore Vitale (2001), Gio Ponti (2001), Alpago Novello, Cabiati e  Ferrazza (2002)..

Lo CSAC promuove lo studio e la conoscenza dei materiali d’archivio con il prestito alle istituzioni richiedenti e la consultazione degli archivi aperta a studenti e studiosi, ma sostiene altresì attività seminariali come il recente convegno Cantiere Nervi: La costruzione di un’identità, che ha avuto luogo all’Abbazia di Valserena, attuale sede del CSAC, nel novembre 2010.

Tra le mostre recenti, infine, ricordiamo almeno quella dedicata dal Politecnico di Losanna ad Archizoom Associati (2007), quella sulla attività giovanile di Pier Luigi Nervi a Prato (2008), la mostra monografica “I Gardella” ad Alessandria (2008), la mostra itinerante “Pier Luigi Nervi L’architecture comme  defi”, inaugurata al CIVA di Bruxelles nel giugno 2010 e successivamente presentata a Torino ed in altre sedi nazionali ed internazionali .

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