Nella sezione ceroplastica spiccano due capolavori attributi alla Scuola fiorentina di Clemente Susini, forse opera di un ceroplasta in gran parte ancora sconosciuto, Andrea Corsi, professore anatomico di ceroplastica a Parma tra il 1776 e il 1820. Si tratta di statue in cera a grandezza naturale, con disposizione orizzontale, conservate entro bacheche in vetro e legno.
Un corpo evidenzia parte del sistema arterioso superficiale e profondo in relazione alla masse muscolari, presentando forti analogie con opere di Susini conservate alla Specola di Firenze e a Vienna.
L’altro mostra la distribuzione del sistema vascolare linfatico e venoso sottocutaneo, il cui fine dettaglio suggerisce l’apporto, in corso di modellazione, di una consulenza anatomica specifica come quella che Paolo Mascagni, grande studioso del sistema linfatico umano, fornì a Susini per molte delle sue opere.
Questa sezione è arricchita da una collezione di 37 maschere in cera riproducenti il volto di criminali, preparate alla fine dell’800 dall’anatomico Lorenzo Tenchini che fu seguace delle teorie fisiognomiche e criminologiche di Cesare Lombroso.
La collezione è verosimilmente unica poiché a ciascuna maschera corrisponde un cranio, un encefalo e una parte di preparazione anatomica a secco, oltre ad una scheda manoscritta inerente la storia personale e giudiziaria del soggetto studiato.
Alcune maschere di Tenchini sono oggi conservate anche presso il Museo Lombroso di Torino, forse dono o lascito inconsapevole di Tenchini, dopo la sua morte, al grande psichiatra forense torinese .
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