LE ORIGINI

Il Museo di Storia Naturale viene istituito nel 1766 da Padre J.B. Fourcault, ornitologo di corte. Fin verso la fine del XVIII secolo, le sezioni zoologica, paleontologica e mineralogica sono unite nel medesimo Gabinetto, con sede nel Palazzo Centrale dell’Università.

Ebbe come illustri direttori Pellegrino Strobel (dal 1859 al 1864 e dal 1867 al 1895) e Angelo Andres (dal 1899 al 1926).

Nel 1891 Strobel concepisce l’allestimento della collezione zoologica eritrea, raccolta negli anni 1889-1891 dal capitano Vittorio Bottego, esploratore parmigiano del Corno d’Africa. L’attuale esposizione tuttavia la si deve ad Andres, che nel 1907 apre al pubblico la Sala Bottego in concomitanza con l’inaugurazione del monumento all’illustre  esploratore.

Andres altresì completa nel 1925 la Galleria della Sistematica, un’ampia sala che mostra la biodiversità mondiale nell’ambito dei vertebrati.

Infine, presso la sala Piola sono conservati materiali zoo-etnografici congolesi, raccolti dal militare parmigiano Emilio Piola, pochi anni dopo Vittorio Bottego.

Tra i successori di Andres si ricordano gli illustri scienziati L. di Caporiacco e B. Schreiber.

IL PRESENTE

Negli anni 80 del secolo scorso, alcune collezioni, a vocazione didattica e territoriale, vengono collocate all’interno delle serre storiche dell’Orto Botanico, in via Farini. Essa comprende una serie di raccolte aperte al pubblico dedicate alla fauna del Parmense (collezione Alberto Del Prato, già assistente di Strobel e insigne studioso di vertebrati), ai Lepidotteri (collezione don Ezio Boarini) e ad altri invertebrati, nonché ai fossili del parmense (Sale Pellegrino Strobel). In questo contesto è conservata anche la collezione etnografica congolese Temistocle Ferrante.

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