PNRR: oltre 870mila euro per Museo di Storia Naturale e CSAC
Dal Ministero della Cultura, grazie al PNRR, arrivano all’Università di Parma oltre 870mila euro per il Museo di Storia Naturale e per il Centro Studi e Archivio della Comunicazione – CSAC.
L’Ateneo ha infatti partecipato con due progetti al bando ministeriale dedicato alle proposte di intervento per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali dei musei e luoghi della cultura pubblici, con l’intento di ampliare significativamente l’accessibilità e la condivisione del proprio patrimonio prestando particolare attenzione ai temi della sostenibilità e dell’inclusione.
I due progetti, focalizzati sulla ristrutturazione del Museo di Storia Naturale e sull’accessibilità ampliata del patrimonio dello CSAC, sono stati ammessi al finanziamento per un totale di 871.248 euro.
In due progetti in dettaglio:
Museo di Storia Naturale
Il Ministero ha concesso 500mila euro per rendere accessibili le collezioni storiche e didattiche del Museo di Storia Naturale dell’Università di Parma in un’unica collezione integrata, abbattendo le barriere motorie, cognitive e sensoriali, per consentire a tutte le tipologie di pubblico di accedere a una visita autonoma , e potenziando inoltre le attività educative. Attualmente l’accessibilità del patrimonio museale è limitata dalla dispersione spaziale delle collezioni e dei laboratori didattici su più edifici e più livelli verticali, il che penalizza soprattutto i visitatori con disabilità motorie. Il progetto consentirà di realizzare un museo organizzato per essere accessibile a tutte e tutti, con collezioni allestite anche per divulgare i principi di biodiversità, di tutela ambientale e di confronto fra due culture. Il progetto sarà volano per far intersecare le collezioni museali con i dibattiti sulla sostenibilità e sul ruolo della comunità scientifica in relazione alla società.
L’intervento proposto consiste nella realizzazione di un percorso ad accesso autonomo, senza barriere, su due livelli della Sede centrale dell’Università: al piano terra sarà creato un allestimento lungo il corridoio perimetrale, ove ricollocare le collezioni ora decentrate in vari plessi; al primo piano sarà creato un ingresso unico, segnalato anche da percorso tattile-plantare , con scalinata e ascensore adeguato a disabili motori e sensoriali. L’accessibilità sensoriale e cognitiva delle collezioni sarà migliorata utilizzando nuove vetrine espositive di altezza adatta a bambini e visitatori con sedia a rotelle, incrementando così la qualità dell’esperienza di visita per tutto il pubblico.
Si farà uso di supporti esplicativi digitali e di strumenti di realtà aumentata quali video guide LIS, audioguide ITA/ENG, audioguide per non vedenti, virtual tour, personaggi in realtà aumentata per bambini, pannelli bilingue con display interattivi, totem touch per zoom sui reperti, lettura di didascalie digitali, QR Code.
I lavori inizieranno questo mese e termineranno nella primavera del 2024.
Centro Studi e Archivio della Comunicazione – CSAC
Il progetto sullo CSAC ha ricevuto 371.248 euro ed è dedicato al miglioramento dell’accoglienza al pubblico del Centro. L’Abbazia di Valserena, prestigiosa sede della struttura, ha diversi ambienti dedicati al pubblico, di recente ulteriormente ampliati con la possibilità di visitare una parte dell’archivio, ma alcuni di essi presentano criticità di accesso per le persone diversamente abili. L’obiettivo del progetto è quello di creare un sistema di accoglienza ampliato e integrato, attraverso la predisposizione di azioni e strumenti efficaci per più tipologie di utenti. Saranno migliorati i servizi di accoglienza e supporto alla visita, anche mediante app e dispositivi con contenuti verbali, scritti e LIS. La struttura sarà dotata di un montascale a cingoli per le sedie con ruote per l’accesso agli ambienti al piano seminterrato e ammezzato e inoltre sarà attivato un servizio di trasporto gratuito su prenotazione, adatto anche a persone disabili.
La fruizione laboratoriale e tattile delle collezioni sarà facilitata facendo ricorso a stampe 3D di oggetti dell’archivio, con l’inserimento di dispositivi per l’attivazione di informazioni aggiuntive. Si progetteranno esperienze laboratoriali pe adulti, bambini e scuole che, partendo da opere e narrazioni del Museo, costituiranno occasione di attualizzazione delle proposte e siano spunti di approfondimento di tematiche specifiche anche di stampo sociale (omofobia, femminicidi, povertà diffusa, nuove schiavitù, guerra, disagio psicologico, ecc.).
I risultati attesi sono quelli di creare una comunità ampliata attorno alla struttura, interattiva con essa,in modo che insieme al pubblico si possano generare nuove conoscenze, consolidando il ruolo sociale e turistico del Museo, con ricadute anche economiche sul territorio. La conclusione del lavori è prevista per la fine del 2023.