28-29 settembre: al Museo di Storia Naturale Terza azione del BESTIARIO | Femminile Animale di Lenz
Mercoledì 28 e giovedì 29 settembre, alle 17 e alle 19, si terrà nel Corridoio del Rettorato e nel Museo di Storia Naturale della Sede Centrale dell’Ateneo la pièce site-specific UMANO, DISUMANO, POSTUMANO / Geosofie Sensibili – disegno sonoro di Andrea Azzali, una produzione di Lenz Fondazione, preview dello storico Festival di Lenz Natura Dèi Teatri.
Percorso fondativo del progetto Lenz 2022/2024 Geosofie e Bestiari, BESTIARIO | Femminile Animale, è una serie di 12 AZIONI | PARENTELE, a cura di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, intesa a ricercare sodalizi intellettuali e affettivi tra artist*, nell’intento di esplorare nuovi modelli performativi naturalculturali, ibridando filosofia, mitologia, scienze e arti.
Dopo la danzatrice Annamaria Ajmone e la musicista Stefania ?Alos Pedretti, la terza parentela vede impegnata nella residenza/persistenza a Lenz Teatro Monica Barone, danzatrice dotata di una grande sensibilità performativa maturata nel rapporto con la propria specificità fisica, già interprete di tre creazioni di Lenz: Paradiso (2017), Iphigenia in Tauride_Ich bin stumm (2019), e di Pupilla, terzo paragrafo della recente Orestea (2021).
Esito della residenza sarà la pièce site-specific UMANO, DISUMANO, POSTUMANO / Geosofie Sensibili – disegno sonoro di Andrea Azzali, produzione Lenz Fondazione – che si svolgerà nel Corridoio del Rettorato e nel Museo di Storia Naturale della Sede Centrale in via Università 12 il 28 e il 29 settembre, in duplice orario (alle 17 e alle 19). Nelle stesse serate lo streaming video di QUESTA DEBOLE FORZA, installazione visuale e performativa tratta da testi poetici di Friedrich Hölderlin e realizzata da Lenz nel 2017 al Museo Archeologico Nazionale di Parma.
UMANO, DISUMANO, POSTUMANO è la preview dello storico Festival di Lenz Natura Dèi Teatri, che torna in versione 2.0, con un programma da ottobre a dicembre 2022, incentrato su due nuove complesse Creazioni di Lenz Fondazione: GRIGIO PIOMBO, parte del progetto LENZ PER PIER PAOLO PASOLINI Dedica a 100 anni dalla nascita e NUMERI, secondo capitolo del progetto di Lenz dedicato alle Sacre Scritture.
È il romanzo fantascientifico Ma gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip K. Dick a generare la riflessione comparata sulle forme di conoscenza alla base di UMANO, DISUMANO, POSTUMANO / Geosofie Sensibili, prima performance ideata e diretta interamente da Monica Barone, che della pièce prodotta da Lenz Fondazione è anche interprete. Il lavoro parte da una posizione critica alla gnoseologia, e in particolare all’epistemologia, con il suo implicito primato riconosciuto socialmente alla conoscenza scientifica, per suggerire come processo evolutivo la presa di coscienza di un’intelligenza ancestrale e profonda, precedente il binarismo natura-cultura. Monica Barone attraversa il Corridoio del Rettorato bendata, in una dinamica puntellata da attese dense di tensioni e in una relazione dialettica con l’identità dello spazio, alla cui forte connotazione lei risponde per sottrazione e per contrapposizione, guidata dal disegno sonoro di Andrea Azzali, mescolanza elettronica di sonorità animali e ossee. Come nella danza giapponese butō, il corpo di Monica Barone diventa strumento per ridefinire il paesaggio: volontariamente negata la vista, la performer mette alla prova la propriocezione, il senso di percezione interna del corpo nello spazio e nel tempo, attraversando l’intero passaggio celebrativo della scienza occidentale per arrivare a sbendarsi con l’ausilio di un paio di grandi corna di cervo – mutuate dall’installazione scenica di Maria Federica Maestri per Iphigenia in Tauride (Lenz, 2019) e citazione del sacrificio dell’animale immolato al posto della giovane Ifigenia. Un gesto-climax, che introduce l’ingresso nelle Sale della Sistematica e degli Scheletri, segnando un cambio coreografico, scenografico e concettuale: i movimenti più rotondi e fluidi, posti su diversi livelli, echeggiano posture e comportamenti animali, la luce diminuisce progressivamente fino a illuminare solo gli scheletri di antiche creature, didatticamente ricomposti, il pensiero-guida a contrasto con la spinta tassonomica – indizio di volontà possessiva e controllante – e mosso dall’intenzione di evocare la dignità di forme intuitive di conoscenza, precedenti la frammentazione disciplinare del sapere: quell’intelligenza delle ossa (la parte più profonda, costitutiva e duratura del corpo umano) presupposto del culto taumaturgico delle ossa dei santi, così come quella conoscenza delle ossa, detenuta nelle culture popolari dalle “aggiustaossa” o “segnatrici” e tramutata oggi nelle impercettibili terapie cranio-sacrali facilitatrici di auto-guarigione.
Monica Barone, nata a Caracas (Venezuela) nel 1972 e diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera, è una danzatrice dotata di una grande sensibilità performativa maturata nel rapporto con la propria specificità fisica. Nonostante i numerosi interventi chirurgici al volto cui ha dovuto sottoporsi fin dalla primissima infanzia, coltiva e pratica da decenni, con disciplina e passione, i linguaggi della danza contemporanea e la fotografia. Dal 2017 è interprete, per le creazioni di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, di Beatrice nell’installazione site-specific Paradiso (2017), protagonista di Iphigenia in Tauride_Ich bin stumm (2019) e di Atena in Pupilla, terzo paragrafo della recente Orestea (2021). Nel 2022 ha curato la co-docenza, assieme a Maria Federica Maestri, del laboratorio di sensibilizzazione teatrale rivolto alle donne con dipendenze in carico al SERDP dell’AUSL di Parma.
UMANO, DISUMANO, POSTUMANO / Geosofie Sensibili – anteprima dell’edizione 2022 di Natura Dèi Teatri, il Festival di Lenz, che dal 1996 continua a intessere relazioni tra realtà artistiche nazionali ed internazionali – è frutto della collaborazione tra Lenz Fondazione e Università di Parma, sancita, a livello di ricerca, da una Convenzione e, con Davide Persico alla Direzione del Museo di Storia Naturale dell’Università di Parma, da una sinergia progettuale, in linea con la dorsale del progetto triennale ‘Geosofie e Bestiari’ di Lenz relativa alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico e monumentale, intesa come la reidratazione di luoghi storici ad alto valore ma poco conosciuti e frequentati, attraverso esperienze artistiche e performative contemporanee.
Nelle stesse serate, lo streaming video di QUESTA DEBOLE FORZA, installazione visuale e performativa ispirata ai testi tragici di Friedrich Hölderlin e realizzata da Lenz nel 2017 nella straordinaria Sala delle Statue romane di Veleia del Museo Archeologico Nazionale di Parma all’interno del Complesso Monumentale della Pilotta (Parma).
PROGRAMMA
28_29 settembre, h 17 e h 19
UMANO, DISUMANO, POSTUMANO / Geosofie Sensibili
Corridoio del Rettorato e Museo di Storia Naturale, Via Università 12, Parma
Biglietto 10 euro intero | 8 euro ridotto (under 30, over 60, studenti, insegnanti carta DOC)
Info e prenotazioni: Lenz Teatro, Via Pasubio 3/e, Parma, tel. 0521 270141, mob. e WhatsApp 335 6096220 – mail info@lenzfondazione.it – www.lenzfondazione.it
Dalle h 10 del 28 alle ore 24 del 29 settembre
QUESTA DEBOLE FORZA
Streaming video su home page lenzfondazione.it
UMANO, DISUMANO, POSTUMANO / Geosofie Sensibili < di e con Monica Barone
Coreografia e performance | Monica Barone
Elementi installativi e costumi | Maria Federica Maestri
Disegno sonoro | Andrea Azzali
In collaborazione con Università degli Studi di Parma
Produzione | Lenz Fondazione
QUESTA DEBOLE FORZA
Drammaturgia e imagoturgia | Francesco Pititto
Installazione e regia | Maria Federica Maestri
Musica live | Claudio Rocchetti
Performer | Eugenio Maria Degiacomi (basso) e Chiara Garzo
In collaborazione con Teatro Regio di Parma e Complesso Monumentale della Pilotta
Produzione | Lenz Fondazione
Progetto speciale in collaborazione con Università degli Studi di Parma.
Con il sostegno di: MIC Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma, AUSL, Parma DAI SM-DP, Fondazione Monteparma, Fondazione Cariparma.
Info e prenotazioni:
Lenz Teatro, Via Pasubio 3/e, Parma
tel. 0521 270141
mob. e WhatsApp 335 6096220
info@lenzfondazione.it – www.lenzfondazione.it